Curiosando

Patrizia
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I luoghi che ti consiglio di visitare se soggiornerai a casa Salinara

Ragusa capoluogo di Provincia a 540 m sopra il livello del mare è una bella cittadina ricca di eventi e piena di stradine circondate sa bei palazzi Barocchi. Recatevi in via dei Baroni che con una scalinatacondurra a Ragusa Ibla
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Ragusa
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Ragusa capoluogo di Provincia a 540 m sopra il livello del mare è una bella cittadina ricca di eventi e piena di stradine circondate sa bei palazzi Barocchi. Recatevi in via dei Baroni che con una scalinatacondurra a Ragusa Ibla
Cittadina di mare, piena di giovani, pub e ristorantini, bellissimo lungomare.
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Marina di Ragusa
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Cittadina di mare, piena di giovani, pub e ristorantini, bellissimo lungomare.
Parco bellissimo incontrerai una conservata flora mediterranea, spiagge incontaminati, a Sette.bre e Ottobre puoi vedere i fenicotteri, gli aironi e le cicogne che si preparano a migrare, oltre ad un aspetto culturare resti greco e bizantini, la torre Sveva medievale e la più recente Tonnara del 1700 d.c.
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Oasis de la Reserva Natural de Vendicari
Contrada Vendicari
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Parco bellissimo incontrerai una conservata flora mediterranea, spiagge incontaminati, a Sette.bre e Ottobre puoi vedere i fenicotteri, gli aironi e le cicogne che si preparano a migrare, oltre ad un aspetto culturare resti greco e bizantini, la torre Sveva medievale e la più recente Tonnara del 1700 d.c.
un'atmosfera in rosa, chiese e palazzi al tramonto si colorano di rosa. Barocco predominante in tutta la città
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Noto
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un'atmosfera in rosa, chiese e palazzi al tramonto si colorano di rosa. Barocco predominante in tutta la città
Costruita su antiche rovine dell'antichità il Parco Archeologico della Neapolis con Lanfiteatro Romano, l'orecchiodi Dionisio, il teatro Greco dove potrai apprezzare le bellissime tragedie greche insieme alla piazza della Cattedrale, Fonte Aretusa, Ortigia e a tante altre bellezze ti faranno apprezzare questa bellissima città. Storia: Siracusa capitale dell'impero. Non tutti sanno che per un periodo seppur breve dal 663 al 668 d. C. Siracusa fu la capitale dell'impero romano d'oriente. Gli accadimenti che portarono lo spostamento da Costantinopoli alla città siciliana la capitale dell'impero romano videro protagonista uno degli ultimi grandi imperatori di oriente , Costante II detto il barbuto. Divenuto imperatore in un periodo estremamente turbolento , dovette affrontare gli arabi guidati dai discendenti diretti di Maometto , i longobardi , gli slavi e un numero spropositato di traditori di corte. Nonostante ciò riuscì a tenere insieme l'impero romano d'oriente . Costante II era un uomo che possedeva larghezza di vedute, prontezza di decisioni, vastità di piani. Stupì i suoi sudditi con la partenza da Costantinopoli alla volta di Roma, ad esempio, pare abbia detto che la madre, ossia Roma, era più degna delle cure imperiali della figlia, ossia Costantinopoli. Così pure, siamo a conoscenza del fatto che, per fronteggiare la minaccia araba contro il cuore dell'Asia Minore, egli inviò degli ambasciatori alla corte dell'imperatore cinese, Taisum, i confini del cui impero erano del pari minacciati dalla rapida avanzata araba nel settore dell'odierno Turkestan orientale. Quando arrivò con il grosso dell'esercito bizantino a Roma per Costante fu un vero trauma , della capitale dell'impero che aveva sognato di restaurare c'era ben poco , erano passati 306 anni da quando un imperatore romano era stato visto nella città eterna . Anni pieni di devastazioni barbariche oramai il tempio di Giove era rovinato da molto tempo; abbandonate e cadute erano le terme; le fontane non gettavano più una goccia d'acqua; l'erba cresceva folta nell'anfiteatro e le sue mura crollavano. Una piccola parte del palazzo imperiale serviva di dimora, rovinato il resto; il foro della Pace e tutti gli altri fori, seminati di ruderi o deserti; solo la colonna del foro di Traiano, come quella di Marc'Aurelio, si ergeva maestosamente tranquilla tra templi vacillanti e biblioteche vuote, dove qua e là, contro la caduta e l'oblio, lottava ancora qualche statua annerita di qualche genio greco o romano. Grande fu il trauma (quello che oggi chiameremo sindrome di Parigi) che ebbe l'imperatore , alla delusione si accompagnò un nuovo progetto , visto che legalmente era ancora tutta “roba sua” ordinò di trovare tutte le statue di bronzo che si ergevano ancora nelle vie e nelle piazze, e ordinò che le cercassero avidamente anche nei templi chiusi. Il pontefice ebbe la pessima idea di mostrare al suo ospite il Pantheon, dono imperiale fatto alla Chiesa; Costante ne vide il tetto di bronzo dorato sfavillare sotto i raggi del sole , e, senza che lo trattenesse il rispetto alla Vergine e a tutti quanti i martiri, ordinò che sul suo naviglio si caricassero quelle tegole preziosissime. Dodici giorni soli dimorò Costante a Roma, e tanto bastò perché la città fosse derubata dei suoi ultimi tesori antichi di bronzo, fino ai più piccoli avanzi. Con le navi stipate di questi preziosi tesori fece rotta verso Siracusa , Costante aveva deciso sarebbe stata quella la nuova capitale dell'impero romano. Siracusa, era favorita da una posizione geografica privilegiata, una città cosmopolita, snodo nevralgico dei commerci tra Mediterraneo orientale e occidentale. Una città dove non soltanto confluivano merci provenienti dai quattro angoli del “mare nostrum” ma confluivano anche popolazioni di culture differenti, individui provenienti dalla Grecia, dall’Asia Minore, dalla Siria e dall’Africa. Era pure teatro di dinamismi religiosi: dopo la distruzione del Tempio di Gerusalemme e la diaspora, la città aretusea era sede di una delle più popolate comunità ebraiche del mondo. Inoltre con i suoi due porti era funzionale alle necessità militari e difensive ma anche economiche e commerciali. Ma mantenere un esercito e guerreggiare costa , inoltre non è che a Costantinopoli avessero visto di buon occhio la retrocessione , il piano di Costante cominciò a mostrare i suoi limiti. Lo stesso Costante era un uomo estremamente superstizioso circondato da maghi e indovini era al limite del crollo psicologico , si dice che dopo aver assassinato suo fratello Teodosio ,ne vedesse continuamente il fantasma sempre al suo fianco per consigliarlo , a volte torturarlo offrendo ogni tanto una brocca del suo sangue al fratello. Per mantenere l'esercito e fortificare le sue posizioni in Africa impose pesanti tassazioni e confische di beni , la Sicilia invece di godere del ruolo di Capitale cominciò a subirlo sempre con maggiore veemenza , inoltre la ricca comunità ebraica in parte decise di trasferirsi in Siria dove sotto gli arabi non avrebbe avuto problemi di persecuzioni religiose (altri tempi) . Probabilmente fu proprio la comunità ebraica a fare da tramite per ordire l'ennesima congiura di palazzo. Dopo quattro anni di una lotta sfibrante, alcuni capi dell'esercito e della corte imperiale, stanchi della guerra e della lontananza da Costantinopoli ordirono l'assassinio dell'imperatore. Il 15 luglio 668, mentre questi prendeva un bagno presso le terme di Dafne, il ciambellano che l'assisteva, Andrea figlio di Troilo, gli fece cadere sulla testa un pesante vaso di metallo che conteneva il sapone. Al colpo Costante tramortì e cadde riverso nella vasca, dove morì per annegamento. Avevano preso parte alla congiura molti esponenti dell'aristocrazia armena. Infatti dopo l'assassinio venne proclamato dall'esercito imperatore l'armeno Mezezio che restò al potere fino al 669 anno in cui il figlio di Costante , Costantino IV attaccò i congiurati a Siracusa e li sconfisse . La salma di Costante venne fatta traslare a Costantinopoli che tornò ad essere la capitale dell'impero. Per Siracusa le cose andarono di male in peggio , Costantino andandosene lasciò solo un piccolo contingente nell'ex capitale , che non riuscì a difendere la città da un crudele saccheggio arabo pochi mesi dopo , atto che segnerà l'inizio della conquista araba dell'isola. I capolavori artistici di Roma, deposti nella città isolana, cadevano quindi nelle mani dei Saraceni. Fonti : accadenianuovaitalia. It - COSTANTE II IN ITALIA di Francesco Lamendola ; romanoimpero. Com : COSTANTE II - FLAVIUS HERACLIUS CONSTANS ; ilsicilia. It :Siracusa, la città cosmopolita capitale dell’impero romano d’Oriente di Vincenzo Roberto Cassaro
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Syracuse
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Costruita su antiche rovine dell'antichità il Parco Archeologico della Neapolis con Lanfiteatro Romano, l'orecchiodi Dionisio, il teatro Greco dove potrai apprezzare le bellissime tragedie greche insieme alla piazza della Cattedrale, Fonte Aretusa, Ortigia e a tante altre bellezze ti faranno apprezzare questa bellissima città. Storia: Siracusa capitale dell'impero. Non tutti sanno che per un periodo seppur breve dal 663 al 668 d. C. Siracusa fu la capitale dell'impero romano d'oriente. Gli accadimenti che portarono lo spostamento da Costantinopoli alla città siciliana la capitale dell'impero romano videro protagonista uno degli ultimi grandi imperatori di oriente , Costante II detto il barbuto. Divenuto imperatore in un periodo estremamente turbolento , dovette affrontare gli arabi guidati dai discendenti diretti di Maometto , i longobardi , gli slavi e un numero spropositato di traditori di corte. Nonostante ciò riuscì a tenere insieme l'impero romano d'oriente . Costante II era un uomo che possedeva larghezza di vedute, prontezza di decisioni, vastità di piani. Stupì i suoi sudditi con la partenza da Costantinopoli alla volta di Roma, ad esempio, pare abbia detto che la madre, ossia Roma, era più degna delle cure imperiali della figlia, ossia Costantinopoli. Così pure, siamo a conoscenza del fatto che, per fronteggiare la minaccia araba contro il cuore dell'Asia Minore, egli inviò degli ambasciatori alla corte dell'imperatore cinese, Taisum, i confini del cui impero erano del pari minacciati dalla rapida avanzata araba nel settore dell'odierno Turkestan orientale. Quando arrivò con il grosso dell'esercito bizantino a Roma per Costante fu un vero trauma , della capitale dell'impero che aveva sognato di restaurare c'era ben poco , erano passati 306 anni da quando un imperatore romano era stato visto nella città eterna . Anni pieni di devastazioni barbariche oramai il tempio di Giove era rovinato da molto tempo; abbandonate e cadute erano le terme; le fontane non gettavano più una goccia d'acqua; l'erba cresceva folta nell'anfiteatro e le sue mura crollavano. Una piccola parte del palazzo imperiale serviva di dimora, rovinato il resto; il foro della Pace e tutti gli altri fori, seminati di ruderi o deserti; solo la colonna del foro di Traiano, come quella di Marc'Aurelio, si ergeva maestosamente tranquilla tra templi vacillanti e biblioteche vuote, dove qua e là, contro la caduta e l'oblio, lottava ancora qualche statua annerita di qualche genio greco o romano. Grande fu il trauma (quello che oggi chiameremo sindrome di Parigi) che ebbe l'imperatore , alla delusione si accompagnò un nuovo progetto , visto che legalmente era ancora tutta “roba sua” ordinò di trovare tutte le statue di bronzo che si ergevano ancora nelle vie e nelle piazze, e ordinò che le cercassero avidamente anche nei templi chiusi. Il pontefice ebbe la pessima idea di mostrare al suo ospite il Pantheon, dono imperiale fatto alla Chiesa; Costante ne vide il tetto di bronzo dorato sfavillare sotto i raggi del sole , e, senza che lo trattenesse il rispetto alla Vergine e a tutti quanti i martiri, ordinò che sul suo naviglio si caricassero quelle tegole preziosissime. Dodici giorni soli dimorò Costante a Roma, e tanto bastò perché la città fosse derubata dei suoi ultimi tesori antichi di bronzo, fino ai più piccoli avanzi. Con le navi stipate di questi preziosi tesori fece rotta verso Siracusa , Costante aveva deciso sarebbe stata quella la nuova capitale dell'impero romano. Siracusa, era favorita da una posizione geografica privilegiata, una città cosmopolita, snodo nevralgico dei commerci tra Mediterraneo orientale e occidentale. Una città dove non soltanto confluivano merci provenienti dai quattro angoli del “mare nostrum” ma confluivano anche popolazioni di culture differenti, individui provenienti dalla Grecia, dall’Asia Minore, dalla Siria e dall’Africa. Era pure teatro di dinamismi religiosi: dopo la distruzione del Tempio di Gerusalemme e la diaspora, la città aretusea era sede di una delle più popolate comunità ebraiche del mondo. Inoltre con i suoi due porti era funzionale alle necessità militari e difensive ma anche economiche e commerciali. Ma mantenere un esercito e guerreggiare costa , inoltre non è che a Costantinopoli avessero visto di buon occhio la retrocessione , il piano di Costante cominciò a mostrare i suoi limiti. Lo stesso Costante era un uomo estremamente superstizioso circondato da maghi e indovini era al limite del crollo psicologico , si dice che dopo aver assassinato suo fratello Teodosio ,ne vedesse continuamente il fantasma sempre al suo fianco per consigliarlo , a volte torturarlo offrendo ogni tanto una brocca del suo sangue al fratello. Per mantenere l'esercito e fortificare le sue posizioni in Africa impose pesanti tassazioni e confische di beni , la Sicilia invece di godere del ruolo di Capitale cominciò a subirlo sempre con maggiore veemenza , inoltre la ricca comunità ebraica in parte decise di trasferirsi in Siria dove sotto gli arabi non avrebbe avuto problemi di persecuzioni religiose (altri tempi) . Probabilmente fu proprio la comunità ebraica a fare da tramite per ordire l'ennesima congiura di palazzo. Dopo quattro anni di una lotta sfibrante, alcuni capi dell'esercito e della corte imperiale, stanchi della guerra e della lontananza da Costantinopoli ordirono l'assassinio dell'imperatore. Il 15 luglio 668, mentre questi prendeva un bagno presso le terme di Dafne, il ciambellano che l'assisteva, Andrea figlio di Troilo, gli fece cadere sulla testa un pesante vaso di metallo che conteneva il sapone. Al colpo Costante tramortì e cadde riverso nella vasca, dove morì per annegamento. Avevano preso parte alla congiura molti esponenti dell'aristocrazia armena. Infatti dopo l'assassinio venne proclamato dall'esercito imperatore l'armeno Mezezio che restò al potere fino al 669 anno in cui il figlio di Costante , Costantino IV attaccò i congiurati a Siracusa e li sconfisse . La salma di Costante venne fatta traslare a Costantinopoli che tornò ad essere la capitale dell'impero. Per Siracusa le cose andarono di male in peggio , Costantino andandosene lasciò solo un piccolo contingente nell'ex capitale , che non riuscì a difendere la città da un crudele saccheggio arabo pochi mesi dopo , atto che segnerà l'inizio della conquista araba dell'isola. I capolavori artistici di Roma, deposti nella città isolana, cadevano quindi nelle mani dei Saraceni. Fonti : accadenianuovaitalia. It - COSTANTE II IN ITALIA di Francesco Lamendola ; romanoimpero. Com : COSTANTE II - FLAVIUS HERACLIUS CONSTANS ; ilsicilia. It :Siracusa, la città cosmopolita capitale dell’impero romano d’Oriente di Vincenzo Roberto Cassaro
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Portopalo di capo Passero SR
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Lungo la costa sud della Sicilia, sviluppato interamente sul mare, c’è un piccolo borgo marinaro la cui atmosfera e il fascino storico, lasciano senza fiato. Parliamo di Marzamemi. Nata intorno all’anno mille durante la dominazione araba, il suo nome d’origine è “Marsà al hamen” che significa “rada delle tortore”, in seguito all’abbondante passo che questi uccelli muovo in zona durante i tempi primaverili. Questa piccola borgata bagnata dal Mar Ionio, fu insediata nell’anno 1630 dalla famiglia Villadorata, che iniziò a ristrutturarla e a potenziarne l’attività ittica e marittima, fino a rendere la sua Tonnara una delle più fruttifere e importanti della Sicilia, dopo quella di Favignana. La piazza principale Regina Margherita è senza dubbio la parte del borgo in cui è possibile scorgere i tesori che il luogo ha ereditato dagli arabi e del Principe Corrado. Entrandovi, da un lato si trovano le due chiese del borgo, dedicate al protettore Francesco di Paola e al sommo pontefice Pio XI, mentre dall’altro sorge la facciata dell’antico Palazzo dei Villadorata, costruita in pietra arenaria e delimitato da mura che nell’antichità servivano a proteggere la famiglia dall’attacco di pirati. A poca distanza si trova la Tonnara, che inizialmente pur essendo costruita dagli arabi, raggiunse il suo momento di gloria solo una volta prelevata e ristrutturata dalla nobile famiglia del borgo.
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Marzamemi
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Lungo la costa sud della Sicilia, sviluppato interamente sul mare, c’è un piccolo borgo marinaro la cui atmosfera e il fascino storico, lasciano senza fiato. Parliamo di Marzamemi. Nata intorno all’anno mille durante la dominazione araba, il suo nome d’origine è “Marsà al hamen” che significa “rada delle tortore”, in seguito all’abbondante passo che questi uccelli muovo in zona durante i tempi primaverili. Questa piccola borgata bagnata dal Mar Ionio, fu insediata nell’anno 1630 dalla famiglia Villadorata, che iniziò a ristrutturarla e a potenziarne l’attività ittica e marittima, fino a rendere la sua Tonnara una delle più fruttifere e importanti della Sicilia, dopo quella di Favignana. La piazza principale Regina Margherita è senza dubbio la parte del borgo in cui è possibile scorgere i tesori che il luogo ha ereditato dagli arabi e del Principe Corrado. Entrandovi, da un lato si trovano le due chiese del borgo, dedicate al protettore Francesco di Paola e al sommo pontefice Pio XI, mentre dall’altro sorge la facciata dell’antico Palazzo dei Villadorata, costruita in pietra arenaria e delimitato da mura che nell’antichità servivano a proteggere la famiglia dall’attacco di pirati. A poca distanza si trova la Tonnara, che inizialmente pur essendo costruita dagli arabi, raggiunse il suo momento di gloria solo una volta prelevata e ristrutturata dalla nobile famiglia del borgo.
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Archaeological area of ​​Cava d'Ispica
Crocevia Cava Ispica
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Donnafugata Castle
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La Villa Romana del Casale, situata nel cuore della Sicilia, è un luogo di inestimabile valore, dichiarato Patrimonio dell'Umanità nel 1997. Scoperta nel 1950 da Gino Vinicio Gentili, la Villa Romana del Casale a Piazza Armerina (Enna - Sicilia) è una magnifica dimora rurale, costruita in un periodo compreso tra il 310 e il 340 d.C. alle pendici del Monte Mangone, nella valle del fiume Gela. La Villa si sviluppa su quattro livelli, adattandosi al pendio naturale della collina, con più di 60 ambienti, 42 dei quali pavimentati con mosaici policromi che coprono una superficie di 3.500 metri quadrati. L’edificio è suddiviso in 4 sezioni principali: l’ingresso monumentale con il cortile a ferro di cavallo, il corpo centrale della villa, costruito intorno a una corte con giardino, una grande sala da pranzo decorata con scene mitologiche, preceduta da un colonnato ovoidale intorno a cui sorgono diversi vani, e infine il complesso termale. I lavori di restauro della Villa romana, durati sei anni, sono terminati nel luglio del 2012. Hanno lavorato 50 giovani restauratori di tutta Europa.
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Piazza Armerina
Via Acquiladoro
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La Villa Romana del Casale, situata nel cuore della Sicilia, è un luogo di inestimabile valore, dichiarato Patrimonio dell'Umanità nel 1997. Scoperta nel 1950 da Gino Vinicio Gentili, la Villa Romana del Casale a Piazza Armerina (Enna - Sicilia) è una magnifica dimora rurale, costruita in un periodo compreso tra il 310 e il 340 d.C. alle pendici del Monte Mangone, nella valle del fiume Gela. La Villa si sviluppa su quattro livelli, adattandosi al pendio naturale della collina, con più di 60 ambienti, 42 dei quali pavimentati con mosaici policromi che coprono una superficie di 3.500 metri quadrati. L’edificio è suddiviso in 4 sezioni principali: l’ingresso monumentale con il cortile a ferro di cavallo, il corpo centrale della villa, costruito intorno a una corte con giardino, una grande sala da pranzo decorata con scene mitologiche, preceduta da un colonnato ovoidale intorno a cui sorgono diversi vani, e infine il complesso termale. I lavori di restauro della Villa romana, durati sei anni, sono terminati nel luglio del 2012. Hanno lavorato 50 giovani restauratori di tutta Europa.
Cittadina di origine neoliticoè il capoluogo storico del territorio. Fino al XIX secolo è stata Capitale di 7na contea che ha esercitato una importante influenzapolitica, economica e culturale
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Modica Historical Center
11 Via Ciaceri
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Cittadina di origine neoliticoè il capoluogo storico del territorio. Fino al XIX secolo è stata Capitale di 7na contea che ha esercitato una importante influenzapolitica, economica e culturale

Offerta gastronomica

Sempre a Modica trovi il cioccolato di derivazione azteca alla cioccolateria Bonajuto, poi recati al ristorante Antichi Sapori e al caffè dell'Arte. Sono i luoghi da me preferiti quando visito questa bella cittadina
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Modica
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Il paese di Donnalucata

L'origine del nome deriva dalla sua antica fonte di acqua dolce che sgorga sulla spiaggia di micenci, fonte delle ore denominazione araba che poi in latino si trasforma in Donnalucata. Borgo di pescatori con lunghe e bellissime spiagge dorate. Per mangiare vi consiglio il ristorante Mezzaparola e Brisè e da non perdere la gelateria e pasticceria Blue Moon.
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Donnalucata
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Offerta gastronomica

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Donnalucata
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